Come si presentava la città di Piacenza ai tempi dell’antica Roma? Quale passato si nasconde nel sottosuolo e nelle architetture della nostra città? Tutti noi ci siamo posti almeno una volta simili domande. In effetti, quando scendiamo in strada per recarci al lavoro, per andare a scuola o per incontrare un amico stiamo camminando sopra un tesoro. Un tesoro fatto di preziosi manufatti, sogni, paure e speranze di coloro che ci hanno preceduto. Stiamo letteralmente percorrendo le strade che i nostri padri tracciarono più di duemila anni fa.
Il progetto Piacenza Romana è nato per spalancare una finestra sulla nostra storia, una sorta di macchina del tempo che ci permetta di percorrere le strade, osservare le abitazioni, le botteghe e, perché no, di fare un giro sulle banchine di uno dei porti dell’antica città.
Nel corso delle nostre ricerche ci siamo resi conto, infatti, che le informazioni e le curiosità sul passato romano di Piacenza erano scarsamente note agli stessi piacentini, ma destavano grande interesse, e questo ci ha portato ad impegnarci per risarcirli di quanto oggi è andato perduto.Attraverso il viaggio virtuale nella Placentia dell’Età Imperiale (I–III sec. d.C.) vogliamo suscitare l’interesse verso l’archeologia urbana e sensibilizzare i piacentini alla tutela e valorizzazione del nostro patrimonio culturale che, nonostante il glorioso passato, offre oggi scarse tracce archeologiche visibili.
Con questa applicazione abbiamo voluto raccontare la storia locale proponendo tre percorsi tematici nei luoghi più significativi dell’antica Placentia, visitandone le mura, il Foro, le case, i templi e il porto sul Po, in un continuo e inedito confronto con gli spazi e le architetture della città attuale.
Ci auguriamo che questo viaggio nel tempo appassioni il lettore come è stato per noi, che abbiamo rinnovato, nello studio analitico prima e nella cura della ricostruzione poi, l’entusiasmo e l’amore per la nostra storia e la nostra città. Gruppo di ricerca Piacenza Romana